La consegna di armi occidentali all’Ucraina è un “passo molto pericoloso”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, in un’intervista esclusiva all’ANSA e ad alcune delle principali agenzie internazionali. “Consegnare armi in una zona di guerra è sempre un male. Ancor di più se chi consegna le controlla anche”, ha aggiunto.

L’Ucraina “perde 50.000 soldati ogni mese” mentre le perdite russe sono “di diverse volte inferiori”, secondo Putin. Lo zar ha affermato che i prigionieri russi in mani ucraine sono 1.348, mentre gli ucraini prigionieri sono 6.465. 

Gli Usa “non combattono per l’Ucraina ma per la propria leadership nel mondo, e per questo non vogliono che la Russia prevalga”. Per la Russia non importa chi vincerà le elezioni negli Usa e Mosca non ha mai avuto “una relazione speciale con Donald Trump”. Ma nei suoi confronti c’è una “persecuzione giudiziaria”.

Le relazioni di Mosca con Teheran stanno vivendo uno sviluppo “molto positivo in molti campi”, ha detto Putin aggiungendo che una cooperazione più stretta con l’Iran nel campo dell’alta tecnologia è possibile, nonostante le restrizioni provocate dalle sanzioni: “Date tutte le restrizioni, non è così facile farlo, ma è possibile”. Putin ha aggiunto che spera di incontrare il prossimo presidente iraniano (che sarà eletto il 28 giugno) in occasione dei prossimi eventi internazionali, come il summit dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, in programma a luglio, e il summit Brics.

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