BOLZANO. In Alto Adige aumenta la diffusione di piante neofite invasive. Quando specie esotiche si diffondono e sostituiscono altre specie vegetali autoctone, vengono definite in gergo “neofite invasive”. Esse possono avere un impatto negativo sugli ecosistemi locali a causa della loro elevata competitività per luce, acqua e nutrienti del suolo e per la loro forte propensione alla diffusione.
Il Centro di Sperimentazione Laimburg ha organizzato oggi, 15 novembre, un evento informativo per sensibilizzare su questa tematica i professionisti operanti nella gestione del verde pubblico e privato.
Il Centro di Sperimentazione Laimburg
Il Centro di Sperimentazione Laimburg, fondato nel 1975, è il centro di ricerca per l’agricoltura e la qualità degli alimenti in Alto Adige. Attraverso attività di sperimentazione e ricerca effettuate con criteri scientifici creiamo know-how, elaboriamo soluzioni e realizziamo innovazioni per l’agricoltura e la trasformazione agroalimentare. Con le nostre ricerche garantiamo in Alto Adige la coltivazione e la produzione di prodotti agricoli di alta qualità e copriamo l’intera catena di produzione alimentare, dalla coltivazione al prodotto finito. Nelle aree montane del territorio, la nostra ricerca applicata contribuisce a sostenere e promuovere la varietà delle colture locali. In questo modo diamo un contributo concreto allo sviluppo delle aziende agricole locali. ll Programma di attività viene elaborato e definito annualmente insieme ai rappresentanti dell’agricoltura e della trasformazione agroalimentare locale. In questo modo viene assicurato che le nostre attività di sperimentazione e di ricerca siano rivolte alle necessità concrete della realtà agricola. Ogni anno i nostri oltre 200 collaboratrici e collaboratori lavorano a circa 350 progetti di ricerca sia nei nostri laboratori a Vadena e al NOI Techpark, sia sui campi sperimentali dell’Agenzia Demanio Provinciale, con la quale manteniamo una storica collaborazione.