NVIDIA, uno schermo condiviso potrebbe costarle caro: denunciata per furto di segreti industriali

NVIDIA stata denunciata in California da Valeo, una multinazionale francese attiva nell’industria dell’automotive, per furto di segreti industriali. Il caso riguarda la filiale tedesca, “Valeo Schalter und Sensoren”.

La vicenda, che affonda le sue radici nel 2021, coinvolge un ingegnere, tale Mohammad Moniruzzaman, passato da Valeo a NVIDIA. Durante una conference call con gli ex colleghi (Valeo e NVIDIA erano state ingaggiate da una casa automobilistica), l’ingegnere condiviselo schermo per mostrare una presentazione PowerPoint. Fin qui tutto bene, non fosse che, sul suo PC, era presente un’altra finestra – ribattezzata ValeoDocs -in cui era presente il codice sorgente del suo precedente datore di lavoro.

I partecipanti di Valeo alla videoconferenza hanno immediatamente riconosciuto il codice sorgente e hanno fatto uno screenshot prima che il signor Moniruzzaman venisse avvisato del suo errore“, secondo la causa. “A quel punto era troppo tardi per coprire le sue tracce“.

Valeo ha quindi condotto un’analisi forense dei suoi sistemi informatici, scoprendo che nell’aprile 2021 Moniruzzaman aveva copiatol’intero codice sorgente dell’assistenza al parcheggio e alla guida di Valeo dal suo computer Valeo a un altro personal computer“, riporta la causa.

L’ingegnere aveva rubato decine di migliaia di file, grandi quantit di codice proprietario e “decine di documenti Valeo in formato Word, presentazioni PowerPoint, file PDF e fogli di calcolo Excel che spiegavano vari aspetti della tecnologia per facilitare ulteriormente la sua comprensione del codice rubato“.

Moniruzzaman avrebbe successivamente trasferito i file rubati sul PC fornito da NVIDIA usando una chiavetta USB. “Nell’ambito dell’indagine penale tedesca, i computer NVIDIA del signor Moniruzzaman sono stati sequestrati e le forze dell’ordine hanno confermato la presenza dei file del codice sorgente rubatoe hanno anche scoperto la documentazione didattica e formativa discussa sopra“, si legge nella causa.

Due mesi fa, Moniruzzaman stato condannato in Germania per acquisizione, utilizzo e divulgazione illegali dei segreti commerciali di Valeo. L’uomo ha dovuto pagare anche 14.400.

La societ adesso per punta il dito contro NVIDIA, in quanto le informazioni rubate sarebbero state “condivise con altri ingegneri software NVIDIA che hanno accesso e utilizzano i segreti commerciali di Valeo“.

NVIDIA, con una lettera del giugno 2022 vergata da uno studio legale tedesco che la rappresenta, si detta del tutto ignara delle azioni di Moniruzzaman fino al 19 maggio 2022, quando l’uomo disse alla societ di essere sotto indagine penale in Germania e che le autorit avevano sequestrato laptop e cellulare.

Moniruzzaman ha detto a NVIDIA che “il presunto codice era stato archiviato solo localmente sul suo laptop” e non era accessibile ad altri dipendenti NVIDIA. La societ statunitense, inoltre, sostiene di aver “cooperato pienamente” con l’indagine e di non avere “alcun interesse nel codice Valeo o nei suoi presunti segreti commerciali“.

La multinazionale francese per non sembra credere alle parole di NVIDIA. Nella sua causa afferma che quando sono state ingaggiate per sviluppare un software di assistenza al parcheggio, NVIDIA aveva una “totale mancanza di esperienza” con tale tecnologia, quindi l’aiuto di Moniruzzaman, nonch i segreti industriali di Valeo, le sarebbero stati molto preziosi.

Quei segreti “hanno fornito a NVIDIA e ai suoi ingegneri una scorciatoia nello sviluppo del suo primo software di assistenza al parcheggio e hanno fatto risparmiare a NVIDIA milioni, forse centinaia di milioni, di dollari in costi di sviluppo“.

Valeo richiede che il tribunale emetta un’ordinanza che impedisca a NVIDIA di usare i segreti commerciali Valeo, oltre a un risarcimento e danni non specificati, una fetta dei profitti di NVIDIA e milioni di dollari per coprire i costi di sviluppo presumibilmente risparmiati utilizzando i segreti ottenuti.

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