Marotta risponde ad Allegri, è già Juve-Inter: “Senza coppe bianconeri favoriti per lo scudetto. Il rinnovo di Lautaro non è un problema”

MILANO — Nemmeno il tempo di riprendersi dalla notte thriller di Leverkusen, con la qualificazione degli azzurri all’Europeo arrivata con uno 0-0, e si è già in pieno clima da derby d’Italia. All’allenatore juventino Max Allegri, che prima della sosta aveva sottolineato come l’Inter sarebbe “costruita per vincere scudetti”, risponde ora l’amministratore delegato nerazzurro Beppe Marotta: “La Juventus resta la favorita perché non gioca le coppe. Allegri è un grande allenatore e un bravo comunicatore ma io non cambio la mia idea. Questo non significa che non lotteremo fino alla fine per conquistare la seconda stella”, ha detto al Dla Piper Forum, che si è svolto allo stadio di San Siro.

Il rinnovo di Lautaro e il mercato di gennaio

Sull’importanza della sfida in ottica scudetto, ha detto: “Siamo in una fase interlocutoria della stagione e il risultato non credo sia determinante”. Quando gli è stato chiesto quali siano i punti forti della sua Inter, che domenica giocherà allo Stadium di Torino contro i bianconeri, Marotta ha risposto: “La squadra è forte, l’allenatore è forte, i tifosi eccezionali e la società è solida. Dobbiamo competere per raggiungere obiettivi importanti”. Uno snodo fondamentale per crescere, ovviamente, è cercare di trattenere i giocatori migliori. L’ad ha assicurato che il rinnovo di Lautaro Martinez “non è un problema”. Quanto invece all’ipotesi che l’Inter possa rafforzarsi sul mercato di gennaio, è stato molto prudente: “Direi di no, è difficile trovare occasioni e abbiamo una rosa all’altezza e competitiva”.

Il futuro di San Siro

Infine, Marotta ha parlato del futuro stadio dell’Inter, ribadendo che l’impianto del Comune di Milano oggi è inadeguato alle necessità di un moderno club calcistico: “San Siro è datato. Tante parole vanno spese in positivo, poi è normale che se si parla di innovazione c’è anche il rendere gli stadi funzionali al calcio di oggi, che non è solo un fenomeno sportivo e sociale, ma anche vera attività d’impresa e di business. Questo rappresenta uno degli strumenti fondamentali al fine di aumentare la redditività”. Una risposta al ministro dello Sport, Andrea Abodi, che ha auspicato che “il Meazza si possa adattare al futuro, non soltanto ricordare i trionfi del passato, ed è un pò quello che si augura tutta Italia”. In linea con quelle di Marotta, anche le dichiarazioni di Antonello: “Il vincolo sul secondo anello potrebbe essere un ostacolo insormontabile. Il nostro intento era perseguire un progetto importante, ma se non sarà possibile non possiamo fermarci”. L’Inter sta lavorando a un piano alternativo: costruire il proprio impianto a Rozzano, vicino al Forum di Assago, su un terreno di proprietà Cabassi.

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