MILANO – Gli indici europei si muovono fiacchi mentre si esaurisce il traino di Wall Street, che ieri ha chiuso in buon rialzo confermando l’impressione che i mercati credano ormai che l’aumento dei tassi da parte della fed sia giunto al capolinea. Oggi, invece, la Borsa americana è debole. Pochi scossoni anche in Asia, dove Tokyo ha concluso gli scambi a -0,1%. A Piazza Affari i riflettori sono tutti per Monte dei Paschi, dopo che ieri a sorpresa il Tesoro ha messo in vendita con una procedura accelerata il 25% delle quote in suo possesso, assicurandosi oltre 920 milioni di euro. Il titolo in mattinata cala del 5%, allineandosi al prezzo dell’offerta. Balzo della borsa in Argentina all’indomani delle elezioni.
Bce: Lagarde, ancora strada da fare, non affrettare conclusioni
Sembra escluso un ammorbidimento della politica monetaria nel prossimo futuro. “Il cammino da percorrere è ancora lungo”, spiega il presidente della Bce, Christine Lagarde in occasione di un evento in Germania. E aggiunge: Le nostre decisioni future garantiranno che i nostri tassi di policy saranno fissati a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario”. Non solo, ma non sembra nemmeno escludere ulteriori rialzi: “Abbiamo subordinato tali decisioni future ai dati in arrivo, il che significa che potremo intervenire nuovamente se dovessimo riscontrare rischi crescenti di mancato raggiungimento del nostro obiettivo di inflazione”.
Euro chiude poco mosso sopra quota 1,09 dollari
L’euro chiude poco mosso sopra quota 1,09 dollari, restando vicino al livello più alto dalla metà di agosto, con gli investitori che attendono con impazienza la pubblicazione dei verbali delle riunioni della Federal Reserve e della Banca centrale europea in agenda oggi e giovedì.
Le Borse Ue procedono deboli
Proseguono deboli le Borse europee in linea con l’andamento di Wall Street. In controtendenza si muove solo Francoforte (+0,16%) mentre Milano è la peggiore (-1%) zavorrata da Mps (-7,3% a 2,85 euro) in una seduta nel complesso debole per i titoli bancari. La banca senese si muove sotto il prezzo di 2,92 euro del collocamento accelerato del 25% del capitale da parte del Tesoro, come di consueto accade in queste operazioni che riversano sul mercato tanta ‘carta’ ma anche per l’idea che, vista la forte domanda, il Mef possa eventualmente pensare di cedere altre azioni in futuro. Le vendite piegano pure Bper (-3,13%) e il Banco Bpm (-3,19%), quest’ultima penalizzata dal il taglio del giudizio sul titolo da parte di Deutsche Bank.
Argentina, balzo della Borsa dopo la vittoria ultraliberista di Milei
In Argentina la Borsa apre in rialzo del 20% sulla scia del trionfo dell’ultraliberista di destra Javier Milei al ballottaggio di domenica. A spingere le azioni sono le conferme del presidente eletto di voler procedere con le privatizzazioni.
Wall street: apre in lieve calo (s&p -0,2%), oggi verbali Fed e conti Nvidia
Apertura in lieve calo a Wall Street. La giornata di oggi è incentrata sulle trimestrali del settore retail e di Nvidia, sui dati sulle vendite di case e sui verbali dell’ultima riunione della fed, quando i banchieri confermarono i tassi al 5,25%-5,5%. L’attenzione resta sul settore tech e sulla saga Microsoft/openai, con al centro Sam Altman, licenziato dalla start-up e subito assunto dal gigante di redmond; una mossa che, ieri, ha garantito al titolo di microsoft un rialzo di oltre il 2% e l’ennesima chiusura record delle ultime due settimane. Oggi, il titolo di Microsoft cede in avvio lo 0,8%. Dopo i primi minuti di scambi, il dow jones perde 59,26 punti (-0,17%), lo s&p 500 cede 12,34 punti (-0,27%), il nasdaq è in calo di 81,58 punti (-0,57%). Il petrolio wti al nymex perde lo 0,08% a 77,54 dollari al barile.
Wall street: future poco mossi (s&p -0,21%), nvidia alla prova dei conti
I future Indicano un’apertura in lieve calo a Wall Street. La giornata di oggi è incentrata sulle trimestrali del settore retail e di nvidia, sui dati sulle vendite di case e sui verbali dell’ultima riunione della Fed, quando i banchieri confermarono i tassi al 5,25%-5,5%. L’attenzione resta sul settore tech e sulla saga microsoft/openai, con al centro Sam Altman, licenziato dalla start-up e subito assunto dal gigante di Redmond; una mossa che, ieri, ha garantito al titolo di microsoft un rialzo di oltre il 2% e l’ennesima chiusura record delle ultime due settimane. Oggi, nel premercato, il titolo di Microsoft cede lo 0,6%.
Borsa: l’Europa prosegue debole, calano i titoli di Stato
Le Borse europee proseguono deboli a metà seduta mentre i rendimenti dei titoli di Stato sono in lieve calo e l’oro registra un netto rialzo. Tra gli investitori sembra ormai smaltita l’euforia per una pausa delle banche centrali sul rialzo dei tassi. L’attenzione si concentra ora sull’andamento della crescita globale e sulle tensioni geopolitiche. Sul versante valutario l’euro sale per il terzo giorno consecutivo e si attesta a 1,0946 sul dollaro. L’indice Stoxx 600 cede lo 0,1%. In territorio negativo Milano (-0,8%), Londra (-0,6%), Parigi (-0,2%) e Madrid (-0,1%). In controtendenza Francoforte (+0,1%). I principali listini europei sono appesantiti dal comparto immobiliare (-1%). Male anche l’energia (-0,9%), con il prezzo del petrolio in calo. Il Wti scende dello 0,4% a 77,5 dollari al barile e il Brent cede lo 0,4% a 82 dollari. In flessione il comparto finanziario con le banche (-0,9%) e le assicurazioni (-0,3%). Sul fronte dei titoli di Stato lo spread tra Btp e Bund prosegue a 170 euro,
Borse asiatiche: chiudono in calo, Hong Kong -0,18%
In Asia prevalgono le prese di profitto e le Borse chiudono in calo dopo il forte rally iniziato a fine ottobre. Gli investitori sono diventati cauti anche per la mancanza di spunti macro in Cina, mentre gli investitori aspettano gli ultimi verbali della riunione della Fed e l’attesissima trimestrale del colosso Usa dei chip Nvidia. A pesare anche le preoccupazioni per l’attività economica contrastante in Cina il mese scorso e per il rallentamento dell’economia globale.
Le Borse aprono deboli e miste
Avvio debole e in ordine sparso per le Borse europee in attesa delle minute della Fed e della trimestrale del colosso dei chip Nvidia. Nel frattempo, gli investitori valutano le nuove immatricolazioni di auto a ottobre in Germania, Francia e Regno Unito. Secondo i dati dell’Acea, l’Associazione dei costruttori auto europei, le auto nuove vendute in Unione europea, Paesi Efta e Regno Unito sono state 1.039.253, il 14,1% in più dello stesso mese del 2022. Nei primi dieci mesi del 2023 sono state vendute 10.722.930 auto, con un incremento del 16,7% su gennaio-ottobre dell’anno scorso. Nei primi scambi a Londra l’indice Ftse 100 perde lo 0,17% a 7.483,76 punti, a Francoforte il Dax guadagna lo 0,13% a 15.923,25 punti e a Parigi il Cac40 lima uno 0,04% a 7.244,20 punti. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib è piatto a -0,03% a 29.533,68 punti.
Spread ancora in calo
Non si arresta il calo dello spread dopo il rating di Moody’s sull’Italia. Il differenziale tra Btp e Bund scende in avvio a 167 punti dai 172 della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale italiano cala al 4,27% dal 4,32% della chiusura