Le Borse di oggi, 15 novembre. I mercati scommettono sull’inversione di marcia della Fed. Maxi-iniezione di liquidità in Cina

MILANO – Le Borse proseguono il rally della vigilia, in particolare in Asia ma con segni positivi anche in Europa. A spingere gli acquisti è la lettura dell’inflazione americana che martedì è scesa più del previsto alimentando la speranza degli investitori che le Fed sia soddisfatta del trend al punto da fermare la stretta monetaria. Secondo i contratti swap, le scommesse su un ulteriore rialzo sono praticamente azzerate e anzi la prospettiva è di un taglio del costo del denaro di 50 punti entro luglio, riporta Bloomberg. L’indice Msci Asia Pacific è cresciuto intorno al 2%, spinto anche dalla maggiore iniezione di liquidità nel sistema bancario dal 2016 da parte della Banca centrale cinese. Sopra le attese, per Pechino, anche la produzione industriale e le vendite al dettaglio.

Debito pubblico in crescita a settembre

Sale ancora il debito pubblico italiano. Lo scorso settembre, segnala Banca d’Italia, il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 3,8 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.844,2 miliardi. Via Nazionale spiega che il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (25,1 miliardi) ha più che compensato la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (21,3 miliardi, a 31,9). L’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio è stato sostanzialmente nullo.

Vola Hong Kong: +4%

La Borsa di Hong Kong festeggia con l’inflazione Usa, salita a ottobre di appena il 3,2% e in frenata per la prima volta in quattro mesi, alimentando le aspettative di una pausa della Federal Reserve sul rialzo dei tassi d’interesse: l’indice Hang Seng balza del 3,92%, a 18.079,00 punti. Sugli scudi i titoli hi-tech, tra Alibaba e Tencent in rialzo di circa il 5%, e JD.com oltre il 6%. Positivo, inoltre, è l’impatto delle vendite al dettaglio cinesi di ottobre, salite del 7,6% su base annua contro il 7% stimato dagli analisti, al passo più veloce degli ultimi 5 mesi: un dato che alimenta la fiducia su un’economia ancora incerta.

Renault prepara l’Ipo di Ampere

Ampere, la controllata di Renault dedicata all’elettrico, punta a un fatturato di oltre 25 miliardi di euro nel 2031, a un ritmo di crescita del 30% ogni anno, e un margine di profitto operativo superiore al 10% dal 2030. Lo si legge in una nota in occasione del Capital Market Day in cui Renault spiega anche i prossimi step, dopo il carve out: la quotazione in Borsa è il prossimo passo, entro la prima metà del 2024, e il gruppo automobilistico francese punta a raccogliere 8-10 miliardi di euro.

Cala l’inflazione nel Regno Unito

Il tasso di inflazione nel Regno Unito è sceso al 4,6% a ottobre, al di sotto delle aspettative del mercato del 4,8% e del 6,7% di settembre. Si tratta del tasso più basso dall’ottobre 2021, dovuto in parte alla recente riduzione dei prezzi dell’energia in seguito alla decisione dell’Ofgem di abbassare il tetto massimo delle bollette domestiche. Anche il tasso di inflazione di fondo è sceso al 5,7%, il più basso da marzo 2022.

Borse positive in Europa

Apertura di seduta in rialzo per le Borse europee, con il Cac 40 di Parigi che guadagna lo 0,45% a 7.217,68 punti, il Dax di Francoforte lo 0,22% a 15.649,45 punti e il Ftse 100 di Londra lo 0,94% a 7.510,63 punti. Positivo anche l’Ibex 35 di Madrid, che avanza dello 0,31% a 9.652,88 punti, e l’Aex di Amsterdam dello 0,41% a 761,25 punti. Sopra la parità lo Smi di Zurigo dello 0,08% a 10.724,8 punti.

Future positivi a Wall Street

Future positivi a Wall Street dopo che ieri i tre indici di New York hanno chiuso in netto rialzo, sulla scia della frenata oltre le attese dell’inflazione a ottobre e del conseguente calo dei rendimenti dei Treasury, con il 10 anni sotto al 4,5%, ai minimi da sette settimane, e il 2 anni, il più sensibile ai tassi di interesse, che è scivolato al 4,8%. I future sul Dow Jones avanzano dello 0,19%, quelli sullo S&P 500 dello 0,26% e i future sul Nasdaq guadagnano lo 0,29%.

Maxi-iniezione di liquidità della Banca centrale cinese

Mercoledì la Banca centrale cinese ha aggiunto liquidità al sistema bancario attraverso operazioni di prestito a medio termine (Mlf) e pronti contro termine. La Banca popolare cinese ha immesso nel mercato 1,45 trilioni di yuan (circa 202,08 miliardi di dollari) attraverso una Mlf a un anno con un tasso di interesse del 2,5%. Lo strumento Mlf aiuta le banche commerciali e politiche a mantenere la liquidità consentendo loro di prendere prestiti dalla Banca centrale utilizzando i titoli come garanzia.

Tokyo chiude in netto rialzo: +2%

Chiusura in deciso rialzo per la Borsa di Tokyo sulla scia di Wall Street dopo i la frenata oltre le attese dell’inflazione negli Stati Uniti a ottobre. Gli investitori scommettono che il rallentamento dell’inflazione statunitense dello scorso mese abbia segnato la fine definitiva del ciclo di rialzi dei tassi della Federal Reserve, anche se quest’ultima potrebbe mantenere i tassi agli attuali livelli elevati ancora per molto tempo. Il Nikkei sale del 2,51% a 33.517,50 punti e il Topix dell’1,19% a 2.373,22.

Borse asiatiche in rally

Borse asiatiche in rally dopo che la frenata dell’inflazione negli Stati Uniti ha alimentato le speranze sulla fine della stretta di politica monetaria della Fed, mentre la massiccia iniezione di liquidità da parte della banca centrale cinese (600 miliardi di yuan, ovvero circa 82,7 miliardi di dollari) ha aumentato la propensione al rischio. I titoli tech hanno registrato i guadagni più decisi sulla scia degli omologhi statunitensi, mentre i deboli dati sui prezzi al consumo hanno anche fatto calare i rendimenti dei Treasury. Tokyo segna +2,51%; sulla Cina continentale Shanghai +0,46% e Shenzhen +0,56%, mentre Hong Kong accelera in fianle di seduta a +3,1%. In netto rialzo anche Seul +2% e Taiwan +0,94%.

Cina, bene vendite e produzione industriale

Buoni dati, in nottata, dalla Cina: la produzione industriale cinese è cresciuta del 4,6% su base annua nel mese di ottobre, dopo un aumento del 4,5% nel mese precedente, battendo le previsioni del mercato del 4,4% e registrando il ritmo di espansione più rapido da aprile. Le vendite al dettaglio sono aumentate del 7,6% su base annua a ottobre, accelerando rispetto al 5,5% del mese precedente e superando le stime del mercato del 7%. Si è trattato del decimo mese consecutivo di aumento del fatturato al dettaglio e della crescita più rapida da maggio.

Pil del Giappone in calo

La debolezza dei consumi e il rallentamento dell’export pesano sull’economia giapponese, che si contrae per la prima volta in tre trimestri. Nel periodo luglio-settembre la correzione della crescita è dello 0,5%, peggiore delle stime degli analisti di un meno 0,1%; su base annualizzata la frenata è del 2,1%, anche in questo caso più elevata rispetto alle previsioni di un -0,6%, e segue un’espansione del 4,5% su base tendenziale.

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