MILANO – Azioni incerte alla riapertura di una settimana segnata dall’inflazione americana, in arrivo martedì, che potrà indirizzare le prossime azioni della Fed. Dopo il rally tecnologico di venerdì a Wall Street, le Borse asiatiche hanno chiuso poco mosse, vedendo svanire gli iniziali guadagni. Debole lo yen, ai minimi dell’anno contro il dollaro, mentre il petrolio estende la striscia di tre settimane di cali sulle preoccupazioni legate alla domanda di greggio. Focus anche sul vertice di mercoledì tra Biden e Xi, che si prepara con tentativi di disgelo nel legame tra Stati Uniti e Cina: Pechino starebbe valutando la possibilità di porre fine al blocco degli aerei della Boeing, dice la Bloomberg.
De Guindos, politiche fiscali meno prudenti rischio per debito sovrano
“Gli spread sui mercati dei titoli di Stato sono rimasti contenuti poiché molti governi sono riusciti a garantire finanziamenti a basso costo con scadenze più lunghe durante il periodo di bassi tassi di interesse. Tuttavia, costi di finanziamento più elevati e politiche fiscali meno prudenti potrebbero riaccendere le preoccupazioni sulla sostenibilità del debito sovrano, in particolare nei Paesi in cui i livelli di debito sono già elevati”. Lo ha detto il vicepresidente della Banca centrale europea (Bce), Luis de Guindos, nel suo intervento alla 26esima edizione della Euro Finance Week a Francoforte
Milano allunga a +1% trainata dalle banche
Titoli bancari in grande evidenza in borsa guidati da Monte dei paschi di siena che venerdì ha ricevuto un nuovo upgrade al rating da parte dell’agenzia fitch. Le azioni della banca toscana guadagnano il 6% e sono ai massimi dell’anno, sopra quota 2,85, ma si distinguono anche banco Bpm (+4,4%) e Bper (+5,2%). In rialzo intorno all’1,5% Mediobanca, nel giorno in cui prende il via il programma di acquisto di massime 17 milioni di azioni (il 2% del capitale) per massimi 200 milioni di euro approvato a fine ottobre dall’assemblea, e Unicredit, che ha confermato l’acquisto del 9% circa della holding di Alpha Bank per quasi 300 milioni di euro.
Future negativi per l’Europa e Wall Street
Si prevede un avvio negativo per i principali listini europei, i cui future sono in flessione. Il future del Dax cede lo 0,52%, per il Ftse 100 di Londra siamo a un -0,46%, mentre per l’Euro Stoxx 50 si viaggia su un -0,54%. Future in calo anche a Wall Street, all’inizio di una settimana in cui l’attenzione sarà focalizzata sull’inflazione Usa, il cui dato, atteso martedì, è previsto in rallentamento nella componente principale, dal 3,7% al 3,28%, mentre l’inflazione ‘core’, al netto dei beni energetici e alimentari, dovrebbe restare stabile al 4,1%. Il future del Dow Jones arretra dello 0,33%, quelli del Nasdaq scendono dello 0,50%, mentre i future dell’S&P 500 segnano un -0,44%.
Cala ancora il petrolio
Il prezzo del petrolio è in calo sui mercati asiatici, condizionato ancora dai timori per il rallentamento dell’economia globale e dalle incertezze di natura geopolitica. I future del Wti arretrano dello 0,87% a 76,50 dollari al barile, mentre per il Brent si viaggia su un -0,80% a 80,79 dollari.
Euro in rialzo
Euro in rialzo nei primi scambi della mattinata. La moneta unica passa di mano a 1,0687 dollari (+0,07%) e a 162,21 yen (+0,19%). Cambio dollaro/yen a 151,77 (+0,18%).
Miste le Borse asiatiche
Negativa la Borsa di Seul che arretra dello 0,23%, mentre, per quanto riguarda i listini cinesi, Hong Kong sale dello 0,37% e Shanghai si mantiene sulla parità.
Chiusura piatta a Tokyo: +0,05%
La Borsa di Tokyo ridimensiona i guadagni sul finale di contrattazioni e termina la prima seduta della settimana all’insegna della cautela, con gli investitori che guardano alle prossime indicazioni macroeconomiche dagli Stati Uniti e si interrogano sulla tempistica di nuove strette monetarie da parte della Fed. Il listino di riferimento Nikkei segna una variazione appena positiva dello 0,05% a quota 32.585,11, aggiungendo 17 punti.
Sul fronte valutario prosegue la svalutazione dello yen sul dollaro, a 151,70, e sull’euro a 162,20.