BOLZANO. Anche quest’anno, l’alta gastronomia dell’Alto Adige è riuscita a convincere con la sua qualità in cucina e in sala. 21 locali altoatesini sono stati premiati con una o più stelle Michelin dalla guida omonima, la guida ai ristoranti più rinomata al mondo.
“È nuovamente un grande successo per la nostra provincia e sottolinea ancora una volta il lavoro culinario dei nostri chef ma anche del personale di sala”, dice Manfred Pinzger, il presidente dell’Unione Albergatori e Pubblici Esercenti (HGV) in un comunicato stampa. A Norbert Niederkofler con il suo nuovo Atelier Moessmer a Brunico sono state assegnate subito tre stelle. Inoltre, ha ricevuto la “stella verde” di Guide Michelin per il suo concetto sostenibile. “Con questo viene apprezzata ancora una volta la filosofia di cucina “Cook the Mountain” di Niederkofler incentrata coerentemente sulla regionalità”, sottolinea Manfred Pinzger. Inoltre, gli chef del ristorante Gourmetstube Einhorn a Mules, Terra a Sarentino e il ristorante Castel Finedining a Tirolo sono stati premiati nuovamente con due Stelle Michelin.
In tutto, 17 chef sono riusciti a tenere le loro Stelle Michelin. Inoltre, l’HGV ha ricordato che la guida Michelin ha apprezzato quattro strutture gastronomiche con il Bib Gourmand per l’altissima qualità e il buon rapporto qualità-prezzo: il ristorante Appolonia a Sirmiano/Nalles, il Gasthof Krone ad Aldino e l’Hotel Oberraindlhof a Senales – tutti quanti membri del gruppo Locanda Sudtirolese – e il ristorante Platzegg ad Appiano.
“Le strutture gastronomiche premiate recentemente dalle diverse guide ai ristoranti sono i fiori all’occhiello culinari della regione e danno un contributo notevole alla notorietà e popolarità della regione Alto Adige”, sottolinea il direttore dell’HGV Thomas Gruber e ringrazia per l’impegno per lo sviluppo della gastronomia locale.