Un ospedale, un edificio di una miniera e altre infrastrutture civili sono stati danneggiati la notte scorsa da un attacco di droni e missili russi nell’Ucraina orientale: lo ha reso noto oggi l’esercito ucraino. “L’ospedale centrale della città di Selydove nella regione di Donetsk, l’edificio della miniera di Kotlyarevska e altre infrastrutture civili sono stati distrutti e danneggiati”, ha affermato in un comunicato l’Aeronautica militare. In seguito all’attacco, una persona è morta ed altre 8 sono rimaste ferite.
Le forze russe hanno lanciato quattro missili guidati, un missile da crociera e 11 droni kamikaze: le difese aeree di Kiev hanno abbattuto il missile da crociera e 10 droni. “L’obiettivo era l’ospedale cittadino. A seguito del bombardamento, 8 cittadini hanno riportato contusioni e ferite da schegge e uno è morto”, ha affermato la Procura.
Michel in visita lampo a Kiev, vede Zelensky
Il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, si trova a Kiev per una visita lampo nel corso della quale incontrerà Volodymyr Zelensky e parteciperà alla cerimonia per la commemorazione dei dieci anni dell’Euromaidan (o la rivoluzione della dignità, per gli ucraini). Michel inoltre vedrà la presidente moldava Maia Sandu, anche lei a Kiev.
È il quinto viaggio di Michel in Ucraina. Al centro dei colloqui, a quanto si apprende, il processo di adesione all’Unione Europea: i leader europei, infatti, a dicembre dovranno decidere se dare il via libera o meno all’apertura dei negoziati, così come raccomandato dalla Commissione.
Zelensky, la rivolta di Maidan fu la prima vittoria della guerra odierna
La rivolta di Maidan di 10 anni fa fu “la prima vittoria della guerra di oggi”: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio pubblicato su X in occasione della Giornata della Dignità e della Libertà.
“Fu la vittoria contro l’indifferenza. La vittoria del coraggio. La vittoria della Rivoluzione della Dignità”, ha proseguito il leader ucraino. “Dieci anni fa abbiamo iniziato un nuovo capitolo nella nostra lotta. Dieci anni fa gli ucraini lanciarono la loro prima controffensiva. Contro l’illegalità e il tentativo di derubarci del nostro futuro europeo. Contro la non-libertà – ha scritto poi Zelensky sui social – Anno dopo anno, passo dopo passo, facciamo ogni sforzo per garantire che, tra le altre stelle sulla bandiera dell’UE, che rappresenta l’unità delle nazioni europee, brilli anche la nostra stella. La stella ucraina”.
“Solo i forti possono essere uniti. Uniti, perché diventino liberi. Liberi, affinché abbiano dignità. Per amore dei tempi nuovi – conclude -. Buona Giornata della Dignità e della Libertà alle persone forti del Paese forte. Gloria all’Ucraina!”.
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