Almeno 17 persone sono rimaste uccise e diverse altre ferite stanotte in un attacco israeliano sul campo profughi di Nuseirat, a Sud di Gaza: lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa, affermando che tra le vittime ci sono anche donne e bambini. “Siamo vicini a raggiungere un accordo per una tregua”, dichiara il leader di Hamas, Ismail Haniyeh. E Netanyahu dichiara: “La liberazione degli ostaggi è una missione sacra, non ci fermeremo”. Intanto l’Organizzazione mondiale della Sanità sta lavorando per evacuare tre ospedali nella Striscia di Gaza.
Egitto, pronti a rispondere a sfollamento forzato da Gaza
“Ciò che Israele sta commettendo in Palestina rappresenta una minaccia alla sicurezza egiziana, qualsiasi spostamento forzato della popolazione della Striscia di Gaza rappresenta un chiara minaccia per lo Stato egiziano e l’Egitto non esiterà a utilizzare tutte le misure per garantire la protezione e la preservazione dei suoi confini”. Lo ha detto il primo ministro egiziano Mustafa Madbulya durante la sua partecipazione alla sessione plenaria della Camera dei Rappresentanti.
Putin: ‘a Gaza una catastrofe, necessario cessate fuoco’
Nella Striscia di Gaza è in atto una “catastrofe umanitaria” che desta “profonda preoccupazione”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin intervenendo al vertice dei Brics in teleconferenza. Putin, citato dalle agenzie russe, ha aggiunto che le pause umanitarie sono necessarie per la liberazione degli ostaggi e l’evacuazione dei civili, ma ha fatto appello alla comunità internazionale per coordinare gli sforzi al fine di arrivare a un cessate il fuoco e alla ricerca di una soluzione politica al conflitto israelo-palestinese.
Netanyahu, ‘su ostaggi spero a breve buone notizie’
“Spero che avremo buone notizie fra breve” sugli ostaggi: lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in un incontro con un reparto dell’esercito. Sempre sul problema degli ostaggi Netanyahu ha spiegato: “Stiamo facendo progressi. Non penso sia il caso di aggiungere parole, nemmeno in questo momento”. Il premier ha comunque ribadito che il primo obiettivo di Israele resta “la distruzione di Hamas. Non ci fermeremo finché non lo realizzeremo”.
Gaza, l’accordo prevederebbe il rilascio di 3 prigionieri palestinesi per ogni ostaggio israeliano
L’accordo per il rilascio degli ostaggi che starebbe per concludersi tra Israele e Hamas prevederebbe uno scambio di tre prigionieri palestinesi per ogni ostaggio rilasciato. Lo scrivono i media israeliani, secondo cui l’accordo proposto prevede il rilascio di circa 50 bambini israeliani e delle loro madri in cambio di un cessate il fuoco di quattro giorni.
Secondo i termini dell’accordo riportati dal Jerusalem Post, Hamas si è impegnata a localizzare i bambini e le madri in ostaggio a Gaza. In cambio, Israele ha accettato di rilasciare dalle carceri israeliane donne e minori coinvolti in atti di terrorismo. Inoltre, entrambe le parti dovrebbero confermare la fornitura di carburante e assistenza economica nella Striscia di Gaza.
Netanyahu convoca il gabinetto di guerra sugli ostaggi
Il gabinetto di guerra di Israele è stato convocato per stasera a Tel Aviv. Lo riferiscono i media locali. Sul tavolo gli aggiornamenti relativi all’accordo per la liberazione di ostaggi catturati da Hamas.
Israele, abitanti comunità intorno Gaza possono rientrare
I residenti delle comunità che si trovano entro quattro chilometri o più dalla Striscia di Gaza possono tornare a casa. Lo hanno riferito i media israeliani, citando le forze armate.
Gaza: media, strage nel campo profughi di Nuseirat, almeno 17 morti in raid Israele
Almeno 17 persone sono rimaste uccise e diverse altre ferite stanotte in un attacco israeliano sul campo profughi di Nuseirat, a Sud di Gaza: lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa, affermando che tra le vittime ci sono anche donne e bambini. Nuseirat è il campo dove si sono rifugiati anche molti sfollati provenienti dal Nord come ordinato loro dall’esercito israeliano. Il fotogiornalista palestinese è andato sul posto della strage e ha ripreso diversi corpi inermi sotto le macerie.
Libano, Hezbollah dopo l’uccisione dei due reporter: “Non rimarrà senza risposta”
Gli Hezbollah libanesi “condannano” l’uccisione di reporter di al-Mayadeen nel sud del Libano, che – affermano – “non resterà senza risposta” così come l’uccisione di altri cittadini nel Paese. Lo riferiscono i media libanesi rilanciando una dichiarazione degli Hezbollah dopo le accuse a Israele per l’uccisione di due reporter e due civili, tra i quali una donna di 80 anni.
Unicef, a Gaza tempesta perfetta per tragedia sanitaria
A Gaza “è una tempesta perfetta per la tragedia” sanitaria. Lo ha detto il portavoce dell’Unicef, James Elder. “Senza carburante sufficiente, assisteremo al collasso dei servizi igienico-sanitari. Quindi abbiamo, oltre ai mortai e alle bombe, una tempesta perfetta per la diffusione delle malattie”, ha affermato parlando a Ginevra in video collegamento dal Cairo. “Abbiamo una disperata mancanza d’acqua, materiale fecale sparso in insediamenti densamente popolati, un’inaccettabile mancanza di latrine e severe restrizioni al lavaggio delle mani, all’igiene personale e alla pulizia”, ha spiegato, “se l’accesso dei bambini all’acqua e ai servizi igienico-sanitari a Gaza continua a essere limitato e insufficiente, assisteremo a un aumento tragico ma del tutto evitabile nel numero di bambini che muoiono”. “È anche importante notare che sta iniziando a piovere a Gaza”, ha aggiunto Elder, “nel complesso, i bambini affrontano una seria minaccia di epidemie di massa. Questo, ovviamente, sarebbe letale”.

Hamas, manca ancora l’ok di Israele sull’accordo
Un membro dell’Ufficio politico di Hamas, Khalil Al-Hayya, ha affermato, come riporta Al Jazeera, che si sta ancora aspettando la risposta di Israele “all’accordo di tregua umanitaria” dopo che la fazione palestinese “ha già consegnato la sua risposta all’Egitto e al Qatar”.
Qatar, mai così vicini ad accordo su ostaggi
I negoziati per la liberazione degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dopo il rapimento del 7 ottobre in Israele, “non sono mai stati così vicini ad un accordo” e sono nella “fase finale”. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar Majed Al-Ansari, aggiungendo che i negoziati sono arrivati alla “fase finale”.
Medioriente: Israele, tre cellule terroristiche colpite in Libano
L’esercito israeliano (Idf) ha affermato di aver individuato e colpito tre cellule “terroristiche armate” nella zona di confine con il Libano. Lo riporta Al Arabiya. Gli aerei da guerra israeliani, ha spiegato l’Idf, “hanno colpito una serie di obiettivi terroristici di Hezbollah, comprese infrastrutture militari e strutture utilizzate per dirigere l’attività terroristica. In precedenza i terroristi avevano sparato colpi di mortaio contro una postazione” dell’esercito israeliano “nel nord di Israele”. L’artiglieria dell’Idf ha risposto colpendo nelle aree da cui provenivano gli attacchi.
Libano: uccisi due giornalisti e un civile nel Sud
Due giornalisti e un civile sono rimasti uccisi in un raid israeliano nel sud del Libano. Lo riferisce l’agenzia governativa di notizie libanese Nna, secondo cui l’attacco mortale è avvenuto nella zona tra Tayr Harfa e Jebbin, nel settore occidentale della linea del fronte tra Hezbollah e Israele. La giornalista della tv pro-Hezbollah al Mayadeen Farah Omar e il suo producer Rabih Al Maamari sono tra le vittime.

Media israeliani: accordo ostaggi vicino, il Qatar pubblicherà i dettagli
Il Qatar pubblicherà in giornata i dettagli dell’accordo sulla liberazione degli ostaggi. Lo dice una fonte coinvolta nei negoziati secondo quanto riferiscono i media israeliani. Secondo la fonte, l’affare è “sul punto di essere concluso”.
Tv: anziana uccisa in un raid di Israele nel Sud del Libano
Un’anziana donna è morta in seguito alle ferite riportate nelle ultime ore durante un bombardamento israeliano nel sud del Libano. Lo riferiscono le tv libanesi che citano i parenti dell’80enne abitante di Kfar Kila, località a ridosso della linea del fronte tra Hezbollah e Israele.
Israele, il ministro Ben Gvir: “L’accordo sugli ostaggi può portare a un disastro”
L’accordo sugli ostaggi che comporti il rilascio dei prigionieri palestinesi e l’ingresso di carburante nella Striscia di Gaza “potrebbe portare al disastro”. Questo il monito del ministro israeliano della Sicurezza nazionale nonché leader di Potere ebraico Itamar Ben Gvir. Lo riporta The Times of Israel. Ben Gvir, in una dichiarazione, ha espresso preoccupazioni a seguito delle voci, sempre più insistenti, di un imminente accordo per il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas. “Sono molto preoccupato – ha affermato – perché si parla di un accordo. Non ci vengono rivelati i dettagli, non ci viene detta la verità. Ma, secondo le voci, Israele commetterà un errore grave come quello commesso” nel 2011 per ottenere il rilascio del soldato israeliano Gilad Shalit in cambio della liberazione di numerosi palestinesi.

Houthi yemeniti: “Il rilascio della nave sequestrata avverrà con la fine delle uccisioni a Gaza”
Gli Houthi hanno riferito che non rilasceranno la nave “Galaxy Leader” sequestrata fino a quando “Israele e Stati Uniti non smetteranno di uccidere i palestinesi nella Striscia di Gaza”. E’ quanto si legge in un tweet dell’esponente del Consiglio politico supremo formato dai miliziani yemenita, Muhammad Ali al-Houthi, secondo il quale “se America e Israele smettessero di uccidere i palestinesi nella Striscia di Gaza e consegnassero acqua, medicine e cibo, allora potremmo parlare della nave israeliana”. A suo avviso, il sequestro della nave “rispetta il principio di reciprocità”.
La Galaxy Leader, di proprietà di un armatore giapponese, batte bandiera delle Bahamas, ma è di proprietà di una società britannica che fa capo all’uomo d’affari britannico-israeliano Rami Ungar. Sulla nave non ci sono israeliani.

Israele: colpiti 250 obiettivi, trovato un razzo sotto una culla
Le forze israeliane di difesa (Idf) hanno riferito di aver colpito 250 obiettivi di Hamas durante l’ultimo giorno di raid aerei, compresi agenti operativi, lanciarazzi e infrastrutture. Lo riporta The Times of Israel. Colpito anche un lanciarazzi usato da Hamas ieri in nuovi attacchi contro Israele. Secondo l’esercito di Tel Aviv si trovava vicino a un edificio residenziale dove si erano rifugiati donne e bambini, fuggiti a seguito dell’attacco. Nel corso dell’operazione via terra, prosegue l’Idf, i riservisti della Brigata Harel hanno invece trovato un deposito di armi nella casa di un membro delle forze Nukhba di Hamas, mentre la 14esima Brigata ha rinvenuto un missile anticarro nascosto sotto il letto di un neonato, nel nord della Striscia di Gaza.

Israele: completato l’accerchiamento di Jabalia
La 162esima divisione delle forze israeliane di difesa (Idf) ha completato l’accerchiamento di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, ed è a intensificare i combattimenti. Lo riporta The Times of Israel citando la stessa Idf secondo cui il 215esimo reggimento di artiglieria e l’aeronautica hanno effettuato pesanti attacchi a Jabalia per “preparare il terreno alla battaglia”. Nella periferia della località sono stati distrutti tre ingressi di tunnel con all’interno miliziani di Hamas.

Fonte israeliana conferma: “Si stanno discutendo i dettagli dell’accordo”
Stanno andando avanti le trattative per un accordo che possa avere esiti positivi sugli ostaggi. Lo scrive il Jerusalem Post citando una fonte israeliana, secondo la quale le parti sono in contatto con il mediatore e si stanno discutendo i dettagli. In precedenza il leader di Hamas Ismail Haniyeh aveva che il gruppo è “vicino” a un accordo di tregua con Israele.

Hamas, accordo sarà annunciato dal Qatar “entro poche ore”
I dettagli dell’accordo tra Hamas e Israele saranno annunciati dal Qatar “entro poche ore”: lo ha reso noto una fonte di Hamas, Izzat al-Rishq, ad Al-Jazeera. L‘intesa prevederà il rilascio di donne e bambini israeliani in ostaggio in cambio della liberazione di bambini e donne palestinesi tenuti nelle prigioni israeliane, oltre a una pausa dei combattimenti “di diversi giorni” e l’ingresso di aiuti a Gaza. Al-Rishq ha anche accusato Israele di cercare di dettare i termini dei negoziati mentre continua ad attaccare Gaza per “spezzare la resistenza. Questo non accadrà”, ha detto, aggiungendo che “l’accordo sarà accettabile per i leader del braccio armato”.
Al Jazeera: “Hezbollah rivendica attacco su casa a Metulla”
I miliziani libanesi di Hezbollah hanno rivendicato l’attacco che ha colpito un’abitazione usata dai militari israeliani a Metulla, nel Nord di Israele. L’attacco è stato una rappresaglia per le operazioni militari israeliane contro le abitazioni nei villaggi libanesi meridionali al confine con Israele. Negli ultimi giorni Hezbollah ha intensificato il numero di attacchi contro postazioni militari israeliane lungo la frontiera, con una media, secondo l’emittente Al Jazeera che riporta la notizia della rivendicazione, di circa 10 al giorno.

Gaza, pesanti combattimenti vicino all’ospedale indonesiano
Pesanti combattimenti sono scoppiati intorno all’ospedale indonesiano a Nord di Gaza. Lo riporta Nbc News. Notizie che arrivano dopo settimane di attenzione verso la principale struttura ospedaliera di Gaza, quella di Al-Shifa, dove centinaia di pazienti e membri del personale rimangono intrappolati. Più di 30 bambini sono stati evacuati ieri da Al-Shifa e adesso si trovano in ospedali egiziani per essere curati.
Hamas: l’accordo dovrebbe prevedere un cessate il fuoco e rilascio di ostaggi
Funzionari di Hamas hanno detto ad Al Jazeera che i che i dettagli della tregua saranno annunciati dal Qatar.
I colloqui in corso – spiegano le fonti – riguarderebbero una tregua di cinque giorni comprendente un cessate il fuoco per le operazioni via terra e la limitazione delle operazioni aeree israeliane nel sud di Gaza. In cambio, sarebbero rilasciate tra le 50 e le 100 persone detenute dai gruppi militanti palestinesi. Tra queste ci sarebbero civili israeliani e persone di altre nazionalità, ma non personale militare. E verrebbero rilasciati anche circa 300 palestinesi, tra cui donne e bambini.
Gaza: Cpj, almeno 50 i giornalisti uccisi da inizio guerra
Sono almeno 50 i giornalisti egli operatori dei media uccisi nel conflitto tra Israele e Hamas scoppiato il 7 ottobre scorso.
Lo ha dichiarato il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj), in quello che è stato il mese più sanguinoso per i reporter da quando l’ong per la libertà di stampa ha iniziato a monitorare le morti dei giornalisti nel 1992.
Il bilancio segna una “triste pietra miliare” e supera di gran lunga quello dei 15 reporter uccisi nella guerra in corso tra la Russia e l’Ucraina.
Gaza: media, almeno 3 morti in raid Israele su case a Jabalia
Tre corpi sono stati estratti dalle macerie dopo che le forze israeliane hanno colpito un edificio residenziale a Jabalia, a nord di Gaza: lo rende noto l’emittente Al Jazeera, aggiungendo che diverse persone sarebbero ancora intrappolate sotto il palazzo crollato.
Haniyeh (Hamas): vicini a un accordo per tregua
“Siamo vicini a raggiungere un accordo per una tregua” con Israele. Lo ha dichiarato il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, con un messaggio su Telegram.
“Il movimento (Hamas, ndr.) ha dato la sua risposta ai fratelli del Qatar e ai mediatori”, ha proseguito Haniyeh nel suo post. Non sono stati forniti ulteriori dettagli relativi al potenziale accordo.

Gaza: media, 17 morti in raid Israele su campo profughi
Almeno 17 persone sono rimaste uccise e diverse altre ferite stanotte in un attacco israeliano sul campo profughi di Nuseirat, a sud di Gaza: lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa, affermando che tra le vittime ci sono anche donne e bambini.
Gaza, Oms: stiamo facilitando l’evacuazione di tre ospedali
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sta facilitando l’evacuazione di almeno tre ospedali in difficoltà nel nord della Striscia: lo Shifa, l’Alhi e l’Indonesiano. Lo afferma Richard Peeperkorn, rappresentante dell’Oms per Gaza e la Cisgiordania.
“Non ci occupiamo dell’evacuazione dei pazienti o del personale ospedaliero: siamo qui per rafforzare e costruire gli ospedali”, spiega Peeperkorn a Nbc News specificando però che “su richiesta di medici e pazienti spaventati” l’Oms sta facilitando tali evacuazioni: un processo che secondo lui potrebbe impiegare “settimane”.

Netanyahu: liberazione ostaggi missione sacra, non ci fermeremo
“La restituzione degli ostaggi è una missione sacra. Siamo profondamente impegnati in questo senso e ci stiamo lavorando ogni giorno. Non ci fermeremo finchè non avremo completato la nostra missione. Sono responsabile della liberazione degli ostaggi”. Lo ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu dopo avere incontrato alcuni dei familiari degli ostaggi israeliani a Gaza”